Per Gianfranco Varone, l’uomo vive una sorta di solitudine che egli stesso definisce “cosmica”, ad indicarne la portata enormemente estesa in confronto all’entità minima che è essere uomo. Ognuno è solo, sperduto dunque in un universo immensamente grande, dispersivo: l’essere umano è come una formica, piccola identità anche come dimensioni. Pur nel suo essere sociale, spesso amato e parte di una vicinanza umana, nichilisticamente è sempre un “nessuno”, un granello che si perde nel tutto. Proprio la sua intelligenza, però, gli permette di percepire questa sua solitudine esistenziale e in un certo senso a imparare a farne tesoro, cercando di rischiarare la sua esistenza anche attraverso l’arte, soprattutto la poesia, lo strumento che più facilmente elabora questi stati d’animo.
Gianfranco Varone è nato a Pistoia nel 1942. Nel 1954 la famiglia si è trasferita a Roma, dove ha frequentato il Liceo classico “Giulio Cesare”. Per la necessità di trovare lavoro più facilmente, si è iscritto alla facoltà di Farmacia e dopo la laurea è diventato farmacista dipendente. Nel 2006 è andato in pensione e in ricordo della sua cultura classica si diletta a scrivere poesie.
- Genere: Poesia
- Listino: € 9,90
- Editore: Europa Edizioni
- Collana: Tracciare Spazi
- Pagine: 54
- Lingua: Italiano
- EAN: 9788893849333