Il sogno di volare... ah, volare! Quale emozione indescrivibile! Ma c’è un piccolo fraintendimento comune che si affianca a questo bellissimo
verbo. Quando si parla di volare, viene sempre in mente il gesto in sè. Nessuno pensa mai a cosa ci sia dietro, a quale sia la strada per arrivare
a volare, a pilotare il mezzo che ci libera dalla presa della terra. Pochi si chiedono se un pilota abbia anche qualche preoccupazione. Lui è un
pilota, lui vola, lui è felice per forza. Certo che è felice, ma non vorrete perdervi tutto il resto, vero? Ci sono due cose che Salvatore Giacco sa
fare alla perfezione: volare e raccontare. Sono un’accoppiata vincente, come il parmigiano sulla pasta! Con uno stile fresco, informale, ironico
e diretto, leggeremo aneddoti e storie che arrivano in cielo, ma partono dalla terra. D’altra parte, se vogliamo capirle, dobbiamo prima decollare,
no?
Salvatore Giacco nasce a Udine il 19 dicembre 1951. Fino da bambino dimostra un interesse particolare per le macchine e le apparecchiature elettriche e elettroniche pertanto, spinto da questa passione si diploma in elettrotecnica presso l’istituto tecnico industriale della sua città e inizia il biennio di ingegneria elettronica all’università di Trieste. Però un’altra passione molto forte e molto motivante è per l’aviazione. Nel 1973 interrompe gli studi universitari e inizia il percorso presso la scuola militare di Viterbo per diventare pilota di elicottero. Si congeda dall’esercito nel 1976 e decide di aprire un laboratorio di elettronica in città. Collabora con scuole pubbliche e private e per alcuni anni tiene dei corsi di specializzazione post diploma per i tecnici antennisti del Friuli Venezia Giulia. Nel 1987 brevetta un apparato elettronico denominato I.T.E. (Inseguitore Traccia Elettromagnetica) che è il nonno dei sistemi anticollisione automobilistica che ormai vengono inseriti fra gli standard di sicurezza in molti
modelli di auto.