La possibilità di mettere in scena la commedia La donna della valigia, opera di un anziano socialista morto da alcuni anni e reperita per caso in una biblioteca scolastica, ha destato fin da subito molte perplessità: lontana dagli spettacoli d’intrattenimento a cui il pubblico si è ormai abituato, mostra chiara l’intenzione di criticare aspramente l’attuale sistema: nel mirino dell’autore cultura, politica e società, accusate di soggiacere a uno stile di vita consumistico e privo di quei valori profondi che hanno contribuito in passato al progresso dell’umanità. La mercificazione di ogni aspetto della vita ha prodotto danni incalcolabili, primo fra tutti una desolante assuefazione a questo aberrante progresso. Le conseguenze estreme sono ben visibili quando, a fine commedia, la donna rivela il contenuto della sua misteriosa valigia. Dal dialogo dei pochi attori presenti sulla scena scaturiscono riflessioni acute e scottanti, che investono ogni aspetto della modernità. Non stupisce che, durante gli intervalli, nasca tra il pubblico un animato dibattito, volto spesso a criticare il lavoro del commediografo. Ne emerge un quadro piuttosto amaro, che getta sul futuro un’ombra sconfortante. Unica luce, la possibilità di aver smosso le coscienze di qualche spettatore, che, punto sul vivo, tornerà a casa con la testa piena di pensieri.
Giorgio Coli è nato nel comune di Novellara (RE) il 17 giugno 1931. Diplomato ra - gioniere nel 1951 presso l’Istituto A. Secchi di Reggio Emilia, negli anni 1947 e 1948 ha avuto come insegnante di Lettere il prof. Ezio Comparoni (Silvio D’Arzo) del quale serba grande ricordo oltre a profonda stima e ammirazione.
- Genere: Narrativa
- Listino: € 13,50
- Editore: Europa Edizioni
- Collana: Edificare Universi
- Pagine: 422
- Lingua: Italiano
- EAN: 9788893845267